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mercoledì 2 dicembre 2009

CROCEFISSI, SICUREZZA E DINTORNI

Per un uomo come me, anche se abbastanza giovane, fa molto piacere

parlare di Crocefisso, anziche' di calcio, veline e tutto quanto oggi fa brodo,
non solo perche' l'argomento e' attuale, ma forse perche' molte persone
stanno riscoprendo anche attraverso la crisi economica i valori della religio-
sita', dei suoi riti e dei suoi simboli che sono un tuttuno con le nostre radici.
Voglio pero' tralasciare l'aspetto della fede (altrimenti mi si accusa di fare
teologia e non politica) per riproporre alcuni passaggi di un articolo di
Natalia Ginzburg apparso sull'Unita' (avete capito bene!!) il 22/03/1988
ed intitolato "Quella croce rappresenta tutti".
'.....il Crocefisso non genera nessuna discriminazione, tace, e' l'immagine
della rivoluzione cristiana, che ha sparso per il mondo l'idea dell'uguaglian-
za tra gli uomini fino ad allora assente'.....'Il Crocefisso non genera nessuna
discriminazione e' muto e silenzioso c'e sempre stato..... non conosco altri
segni che diano con tanta forza il senso del nostro umano destino'.
'...il Crocefisso fa parte della storia del mondo, per i cattolici Gesu' Cristo
e' il Figlio di Dio, per i non cattolici, puo' essere l'immagine di uno che e'
stato venduto, tradito, martoriato ed e' morto sulla croce per amore di
Dio e del prossimo. Chi e' ateo cancella l'idea di Dio ma conserva l'idea
del prossimo. Si dira' che molti sono stati venduti, traditi per la propria
fede, per il prossimo, per le generazioni future e di loro sui muri delle
scuole non c'e' immagine. E' vero ma il Crocefisso li rappresenta tutti per-
che' prima di Cristo nessuno aveva detto che gli uomini sono uguali e
fratelli tutti neri, bianchi, ricchi e poveri, credenti e non e nessuno prima di
Lui aveva detto che nel centro della nostra esistenza dobbiamo situare la
solidarieta' tra gli uomini. E di essere venduti, ammazzati per la propria
fede (e aggiungo io per le proprie convinzioni), nella vita puo' succedere a
tutti... ma proprio a tutti.'
Parlare di tutto questo non e' sviluppare i massimi sistemi o provare goffa-
mente ad imitare la teoria della relativita' anzi e' un modo per rispondere
all'imbarbarimento dei contenuti della politica anche se qualcuno ci accusa
(bonariamente) di volare troppo alto. Credo, forse a torto, che anche la
politica locale abbia il diritto-dovere, pur partendo per esempio dalle
buche di Via Torino o dalla storiografia delle rotonde, di affrontare tutti i
temi possibili perche' i veri cambiamenti non arrivano mai dall'alto ma il
piu' delle volte sono una risposta alle esigenze della gente comune.
Ora vorrei fare un inciso sulla commissione per la legalita' presieduta da
Gianni Viano che sul vostro giornale si definisce 'in bilico'.
Gli sforzi fatti per incanalare le energie politiche positive generate da una
parte dei movimenti/partiti che si riconoscono nel Consiglio Comunale,
sembrano essere sgraditi alla lista civica 'Fare per Ovada' soltanto
perche' tale commissione non e' presieduta da un suo membro. Forse
sara' meglio fare i fotografi il sabato mattina, ma sarebbe piu' opportuno
riflettere sulle risse che succedono sporadicamente in citta'.
Fondamentalmente il presidente Viano insisteva sul potenziamento delle
forze di polizia e sulla videosorveglianza in modo da poter intervenire
rapidamente e provare a risolvere questi problemi. Pero' sembra piu'
semplice opporsi in maniera generica, direi strumentale, andando ad
aumentare quella 'insicurezza percepita', quel non far nulla in attesa
degli eventi di cui si parla ma che noi decisamente non auspichiamo.
Sempre in ambito di risposte vorrei ricordare agli abitanti della frazione
Gnocchetto che dalle colonne del Vs. giornale hanno segnalato le loro
lamentele, quanto in campagna elettorale ci e' stato detto dopo un
primo incontro in cui avevamo palesato tutto il ns. interesse per le loro
problematiche: 'Non vogliamo piu' incontrarvi perche' il Sindaco e'
passato a trovarci'... Correttezza per correttezza seguiremo l'iter di
questo annoso problema, ma vi invitiamo almeno in questa fase a
seguire il Sindaco o Eugenio Boccaccio, fate voi.....
Infine un saluto ad un amico che si e' spento in questi giorni, a un
uomo che aveva una visione della politica integra, direi quasi
innocente. Un saluto e' necessario prima di partire per poi ritrovarsi
perche' il ritrovarsi e' delle persone che si stimano e si vogliono
bene... ciao Ferruccio.

Lorenzo Arecco